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Immagine del redattoreThe Introvert Traveler

Mont Saint Michel: Tra Fascino Innegabile e Decadenza Turistica

Aggiornamento: 11 ott

Mio giudizio: da vedere una volta, ma con una dose di Maalox


Mont Saint Michel

Mont Saint Michel è una delle mete turistiche più iconiche della Francia e un simbolo della Normandia, conosciuto per la sua abbazia arroccata sulla sommità di un isolotto roccioso circondato da ampie distese di sabbia e acqua. Le maree, che lo separano periodicamente dalla terraferma, creano uno spettacolo naturale imponente e maestoso.

L'oceano che assedia la costa, l'odore di salsedine, il profilo della rocca medievale che improvvisamente si staglia all'orizzonte avvicinandosi alla costa, ci sarebbe tutto il necessario per una romantica esperienza normanna. Eppure, Mont Saint Michel è vittima del suo stesso fascino, trasformato da un luogo di silenzio, meraviglia e raccoglimento in un circo Barnum di consumo di massa.


La storia

Mont Saint Michel ha una storia che affonda le radici nel Medioevo, un'epoca in cui l'isolotto roccioso al largo della costa della Normandia divenne uno dei luoghi più riconoscibili d'Europa.

La sua storia inizia ufficialmente nel 708, quando Aubert, vescovo di Avranches, non si sa se obnubilato dall'uso di stupefacenti o acuito da istinto imprenditoriale, affermò di aver avuto una visione dell'arcangelo Michele che gli chiedeva di costruire un santuario sulla sommità del monte. Il luogo fu quindi consacrato al culto dell'arcangelo, e una prima chiesa fu costruita, segnando l'inizio della trasformazione del sito in un importante luogo di pellegrinaggio.

Nel corso dei secoli, Mont Saint Michel crebbe in importanza, sia spirituale che strategica. Durante il IX e X secolo, quando le incursioni vichinghe minacciavano le coste francesi, l'abbazia divenne anche una roccaforte difensiva. A partire dal X secolo, i benedettini si stabilirono sull'isola e iniziarono a espandere il complesso monastico, dando vita a un'architettura che avrebbe subito numerose trasformazioni nei secoli successivi.


Mont Saint Michel

Architettura dell'Abbazia

L'architettura dell'abbazia di Mont Saint Michel è il risultato di secoli di costruzioni, distruzioni e ricostruzioni, che riflettono l'evoluzione del luogo e i cambiamenti stilistici nel corso del tempo. Il complesso monastico, noto anche come "La Merveille" (La Meraviglia), comprende una serie di edifici costruiti tra il XIII e il XVI secolo, che si sviluppano su più livelli, adattandosi alla forma irregolare dell'isolotto roccioso.

L'elemento più distintivo dell'abbazia è sicuramente la chiesa abbaziale, situata sulla sommità dell'isola. La chiesa, costruita in stile romanico e poi ampliata con elementi gotici, si erge maestosamente sopra le strutture sottostanti. La navata principale, con le sue alte volte a crociera e le vetrate che lasciano filtrare la luce, è un esempio straordinario dell'architettura gotica, che si contrappone alle parti più antiche in stile romanico, caratterizzate da archi a tutto sesto e pareti massicce.

La complessità dell'architettura è accentuata dalla disposizione su più livelli degli edifici. L'abbazia è stata progettata per sfruttare al meglio lo spazio limitato dell'isolotto, con una serie di terrazze, cortili interni e sale disposte in modo da creare una vera e propria cittadella.

Tra le sale più famose vi è la "Salle des Chevaliers" (Sala dei Cavalieri), un vasto ambiente utilizzato dai monaci per le attività quotidiane, caratterizzato da colonne e archi che ricordano la struttura di una cattedrale in miniatura.

Un altro elemento architettonico importante è il chiostro, un'area di pace e raccoglimento che offre una vista spettacolare sul mare e sulla baia circostante. Il chiostro è adornato con eleganti colonnine e presenta una copertura in legno scolpito che contrasta con le pareti di pietra, creando un senso di armonia e leggerezza.


Il Fascino delle Maree

Una delle esperienze più affascinanti legate a Mont Saint Michel è il fenomeno delle maree. Con un ritmo regolare e maestoso, l’acqua si ritira e ritorna, esponendo un vasto tratto di sabbia che sembra estendersi all'infinito. Durante la bassa marea, la baia appare quasi surreale: un'immensa distesa di sabbia bagnata che riflette la luce del sole, con l'abbazia che emerge in lontananza come un miraggio e rivoli d'acqua che descrivono volute rigogliose nella rena. È impossibile non rimanere colpiti da questo spettacolo naturale, che trasforma continuamente il paesaggio e dà l'impressione che l'isolotto fluttui tra cielo e terra.

Ma se questo fenomeno è uno dei principali richiami per i turisti, è anche vero che, con ogni cambiamento di marea, Mont Saint Michel perde il proprio mistero originale.


Mont Saint Michel

La stessa passerella che collega l'isolotto alla terra ferma, la cui costruzione è stata necessaria per la sicurezza delle persone che sempre più numerose accorrevano verso l'attrazione turistica, è il primo vero stupro a questi luoghi; non solo per come deturpa il paesaggio, impedendo di godere della vista spettacolare della baia sottratta al mare senza che il manufatto invada la visuale, ma anche perché spezza brutalmente quell'esile soluzione di continuità tra mare e terra che era l'essenza dell'abbazia. La sensazione, percorrendo la passerella insieme al flusso della massa armata di selfie sticks è quella di essere una merce su un nastro trasportatore, incanalata verso i registratori di cassa dei negozi di souvenir che ingorgano gli spazi dell'abbazia.

Eppure, malgrado l'insofferenza verso questo caos ottuso che contrasta così evidentemente con quello che originariamente doveva essere un luogo di raccoglimento e pensiero, non si può che sussultare di fronte allo spettacolo dell'opera che emerge dalla sabbia e dalle maree, della potenza del mare che con ritmo incessante si ritrae e protrae, della spettacolarità degli spazi aperti.


Mont Saint Michel


Mont Saint Michel

Le Mura dell'Abbazia e la Sabbia Sottostante

L'abbazia di Mont Saint Michel, con le sue mura che sembrano sprofondare nella sabbia durante la bassa marea, è un esempio straordinario di architettura medievale che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante. Le alte mura fortificate, costruite per resistere agli assalti militari e alla forza dell'oceano, offrono una sensazione di imponenza e protezione. È facile immaginare i pellegrini di un tempo, che giungevano stanchi, attraversando la baia a piedi per raggiungere questo santuario isolato, con la consapevolezza di trovarsi in un luogo dove la spiritualità e la natura si incontrano.

Oggi, tuttavia, l'atmosfera è assai diversa. Le mura, che un tempo dovevano suscitare reverenza e soggezione, ora sono avvolte dall'incessante chiasso sterile dei turisti. Si può quasi percepire un senso di disorientamento, come se l'abbazia stessa non riuscisse più a mantenere la sua dignità di fronte alle continue ondate di visitatori. Anche se le mura sembrano fisicamente solide, è come se sbiadissero nell'anima, incapaci di resistere al logorio dell’epoca moderna; la rocca che ha resistito agli attacchi degli eserciti collassa al cospetto delle orde di turisti.


Mont Saint Michel

La Salita Ripida Verso l'Abbazia

Per raggiungere l’abbazia, si deve salire per una serie di stradine strette e ripide, fiancheggiate da antiche case in pietra. Con la fantasia si può provare a immaginare come doveva essere l'esperienza di arrampicarsi lungo questi vicoli che sembrano condurre verso il cielo, prima che venissero costellati di negozi di dolciumi, ristoranti e souvenir kitsch.

La mercificazione dilaga e l'essenza spirituale del sito abdica al consumismo.


L'Abbazia e la Chiesa: Silenzio e Spettacolarità Perduti

Arrivati in cima, l’abbazia si rivela in tutta la sua maestosità. Gli interni della chiesa, con le loro alte navate gotiche e le finestre vetrate che lasciano filtrare una luce eterea, riescono ancora a evocare un certo senso di meraviglia. Forse questo è il solo posto che riesce a imporre alla massa ottusa un po' di soggezione.

Usciti dall'abbazia, una terrazza che sembra sospesa nel cielo offre una vista mozzafiato sulla baia e l'attività delle maree.


Mont Saint Michel

Un Luogo Rovinato dal Turismo di Massa

Non c'è dubbio che Mont Saint Michel sia vittima del suo stesso successo. Ogni anno, milioni di persone vi si recano per ammirare quello che viene descritto come uno dei luoghi più belli del mondo. Ma cosa succede quando un luogo diventa così popolare da perdere la sua autenticità? Il turismo di massa ha trasformato Mont Saint Michel in una sorta di parco a tema medievale, dove tutto sembra organizzato per soddisfare i bisogni dei visitatori piuttosto che preservare la storia e la spiritualità del sito. Disneyland Paris non è molto lontana, e visitando Mont Saint Michel la percezione vacilla: questa potrebbe veramente essere un'attrazione in cartapesta e da un momento all'altro potrebbe spuntare un intrattenitore vestito da Topolino.


Mont Saint Michel

La Perdita dell'Autenticità: "Mais Où Sont les Neiges d'Antan?"

Guardando Mont Saint Michel oggi, viene naturale pensare ai versi di François Villon: "Mais où sont les neiges d'antan?" ("Ma dove sono le nevi d’un tempo?"). Questa espressione, che richiama la malinconica nostalgia per ciò che è andato perduto, dissolto nel tempo passato, è quanto mai adatta per rappresentare un posto che ha perso per sempre la propria purezza e maestosità e non sarà più possibile vedere come lo videro le generazioni passate. Le loro esperienze, lontane dal frastuono, dall’affollamento e dal consumismo più becero, sono ormai un ricordo sbiadito, proprio come le nevi che si sciolgono con il cambio delle stagioni.


Una Conclusione Amara

Visitare Mont Saint Michel oggi significa confrontarsi con una realtà contraddittoria: da un lato, l'ineguagliabile bellezza naturale e architettonica che affascina da secoli; dall'altro, la sensazione che qualcosa di essenziale sia stato irrimediabilmente perduto. Le maree, le sabbie mobili, l’abbazia che si erge imponente sopra l'isola, tutto questo continua a esercitare un'attrazione irresistibile. Ma l'esperienza, così come viene offerta oggi, sembra essere più una corsa al consumo rapido delle immagini e delle emozioni piuttosto che un autentico incontro con la storia e la spiritualità.

Probabilmente, non sarà mai più possibile vedere Mont Saint Michel come lo videro le generazioni passate: un luogo di solitudine e riflessione, lontano dal caos della vita moderna. Forse, in futuro, si dovranno adottare misure drastiche per preservare quel poco che resta della sua autenticità, ma il rischio è che ormai sia troppo tardi.


 

A pochi minuti di distanza da Mont Saint Michel si trova il Mulino di Moidrey; merita una sosta di 5 minuti per assistere a un paesaggio da cartolina e scattare qualche foto.





 



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