Dove mangiare a Napoli. L'Ebbrezza di Teonilla

Ultima visita: ottobre 2025

Mio giudizio: 8/10

Cucina: fine dining

Prezzo: €€€€/€€€€€

Tra i locali che ho provato nel corso della mia ultima visita a Napoli c'è stato l'Ebbrezza di Teonilla, un ristorante fine dining nel quartiere chic di Chiaia, a pochi minuti da Castel dell'Ovo.

Fin dall'ingresso il ristorante è accogliente ed emana tepore; i tavoli all'aperto sono ospitati nel cortile di un antico palazzo e l'atmosfera è essenzialmente partenopea, l'interno è lussuoso, dai colori tenui e rilassanti.

Una prima occhiata al menu lascia intendere che l'offerta gastronomica concede poco alla tradizione napoletana; siamo nel pieno della cucina fine dining italiana alla moda.

Arriviamo in lieve anticipo sull'orario di apertura, in un momento in cui il personale è indaffarato ad allestire i tavoli e il nostro arrivo potrebbe legittimamente arrecare un po' di fastidio; la reazione della maitre in effetti lascia trasparire un afflato di nervosismo, ma ci accoglie con molta professionalità chiedendoci di attendere qualche minuto. Colpa nostra.

Diamo una sbirciata al menu durante l'attesa e quando ci sediamo l'appetito è già incalzante. Vengono subito serviti degli strepitosi grissini fatti in casa, un delizioso pane di lievito madre e un amuse bouche di cui ahimè, a distanza di qualche settimana, non ricordo il contenuto, ma era delizioso e già lasciava presagire la qualità delle materie prime e la finezza della cucina.

Partiamo con gli antipasti: pan brioche con alici, gazpacho e burro montato e filetto di lampuga scottato con ceci, scarola e salsa allo yogurt. Il pan brioche con le alici è di alto livello, non impeccabile, ma molto buono; il gazpacho c'entra poco, e poi è difficile raggiungerlo con coltello e forchetta... ma anche con un cucchiaio si abbinerebbe in modo dubbio agli altri ingredienti, ma quando uno ha alici, pan brioche e burro montato, cosa importa? Le alici sono carnose, non troppo salate e gustose, non le migliori che abbia mai mangiato, ma si capisce che è un prodotto di qualità e mangiate con pane e burro sono uno dei miei guilty pleasure. La lampuga è spettacolare; con la salsa allo yogurt diventa succosissima, tenera; è cotta al punto giusto e ha un delicato sapore di pesce e mare e felicità.

Procediamo con delle tagliatelle con gamberi, zucca e zenzero; la pasta è strepitosa, tenera e rugosa, ma l'abbinamento degli ingredienti non è molto azzeccato; è il piatto meno riuscito della serata, ma una pasta così buona si mangia comunque con piacere.

Finiamo con due tranci di baccalà al forno con salsa all'aglio e agrodolce di peperoncino e papaccelle, bissando l'entusiasmo della lampuga; il baccalà è carnoso, ha consistenze impeccabili e profumi netti, sapori intensi senza che la salatura prevalga ed è un vero piacere gustarlo lentamente, boccone dopo boccone. Materia prima di alta qualità cotta con maestria.

Nello scegliere dal menu abbiamo esitato a lungo se ordinare anche della wagyu e alla fine abbiamo desistito, con un po' di delusione perché quando è stata servita ai tavoli adiacenti aveva un aspetto molto invitante e un profumo seducente.

Finiamo con due tiramisu sensazionali (sì, a Napoli...), golosi e lievemente sapidi, accompagnati da un ottimo rum.

Il servizio è cordiale senza invadenza, con un’attenzione discreta che contribuisce a rendere l’esperienza fluida e rilassata. La carta dei vini è ben costruita, pensata più per accompagnare i piatti che per impressionare, e i prezzi sono in linea con la qualità dell’offerta.

Finiamo felici per una cena squisita. Prezzo: 170 euro per due persone compresi vini, dolci, liquori.

Se cercate un ristorante tipico napoletano, questo non è probabilmente il posto giusto; se invece siete a Napoli e cercate un ristorante di alto livello che vi lasci pienamente soddisfatti, l'Ebbrezza di Teonilla è un'ottima scelta.