Dove mangiare a New York cucina cinese autentica: Uluh.
- The Introvert Traveler
- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min

Ultima visita: dicembre 2024
Mio giudizio: 8/10
Prezzo: €€€€/€€€€€
Cucina: Cina, Sichuan, Asia
Uluh è uno dei ristoranti cinesi contemporanei più interessanti della scena newyorchese, capace di unire tecnica raffinata, impiattamento impeccabile e una lettura moderna della cucina della Cina continentale. Non è il classico ristorante “fusion” che tenta di compiacere il pubblico locale: qui c’è un’impostazione precisa, una mano sicura e un rispetto autentico per i sapori originari, filtrati però attraverso una sensibilità estetica da ristorante di fascia alta.
L’ambiente è elegante senza diventare pomposo: legno scuro, luci ben calibrate, tavoli comodi e un’atmosfera che riesce a essere sofisticata ma non rigida. Il servizio è efficiente, preparato, con un’attenzione puntuale ai piatti e alle loro caratteristiche.

Il menu è molto ricco, e di non facilissima interpretazione se non siete esperti di cucina cinese. Su suggerimento del cameriere prendiamo l'anatra glassata, il piatto più rinomato del locale, ed è letteralmente un trionfo. Ci viene servita con delle specie di burritos, alcune verdure, il sugo di cottura e qualche salsa; i burritos vanno riempiti a piacimento con questi ingredienti. La pelle ha una croccantezza impeccabile, quasi “glassata” grazie alla laccatura allo zucchero di canna; la carne resta umida e aromatica, con quel profilo dolce-salato tipico della tradizione, ma qui eseguito con grande precisione. Una versione moderna e più ricca della classica anatra alla pechinese, servita con cura e con un equilibrio che non scivola mai nell’eccesso. Indubbiamente la migliore anatra che abbia mai mangiato.

Poi, poi, ecco... io detesto il coriandolo, ma ho questa determinazione nell'uscire dalla mia comfort zone, forzare le mie convinzioni e le mie convenzioni, e osare, per conoscere i sapori di tutte le cucine del mondo. Per cui, sempre su consiglio del cameriere, con un po' di trepidazione ho ordinato il manzo saltato con coriandolo. Preciso che non si trattava solo di ordinare un piatto dove il coriandolo era il sapore dominante, ma si trattava anche di un piatto molto, molto piccante. I primi bocconi sono stati uno choc; il sapore del coriandolo era intenso, e mi sembrava di aver inghiottito una cucchiaiata di cimici (io associo il sapore del coriandolo all'odore delle cimici). Intendiamoci, il piatto era eccellente: materie prime freschissime, carne eccellente e morbidissima, tutto molto aromatico e cotto alla perfezione. Ma mentre esitavo nel masticare il coriandolo, è arrivato il peperoncino. Gironi danteschi, stampe di Gustave Doré, eruzione del monte St. Helens, i Pink Floyd che camminano attraverso i Campi Flegrei, wrestling messicano, sono le prime immagini che mi sono balenate come fulmini tra le meningi. Consumare quel piatto ha richiesto coraggio, ma più insistevo e più lo apprezzavo. Alla fine è stata una prova intensa, ma ora, a distanza di mesi, mentre scrivo questa recensione, i sapori mi si palesano ancora distintamente sul palato.

Come contorno abbiamo abbinato del riso al gelsomino, semplice ma perfetto: chicco sgranato, profumo netto, cottura precisa. Un accompagnamento essenziale per valorizzare gli altri piatti, ma sopratutto un compagno indispensabile per lenire il palato mentre si affrontano il peperoncino e il coriandolo: suggerisco di ordinarne in anticipo un paio di piatti da avere pronti se decidete di affrontare l'impresa.

I prezzi sono coerenti con il livello dell’esperienza e con la zona (East Village): non economici, ma giustificati dalla qualità della materia prima e dalla cura nella presentazione; per i piatti commentati e una bottiglia di sake abbiamo speso 120 dollari; considerato che la stessa mattina avevo speso quasi 50 dollari per due cappuccini, due muffin e un succo d'arancia in un anonimo bar sulla 5th avenue, il prezzo è oltremodo ragionevole.
Uluh è un indirizzo solido per chi cerca una cucina cinese raffinata, moderna e ricca di personalità, molto lontana dai cliché con cui spesso vengono etichettati i ristoranti asiatici negli Stati Uniti. Un locale dove tornare volentieri, soprattutto se si desidera un’esperienza gastronomica che unisce comfort, tecniche precise e una chiara identità culinaria.




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