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Immagine del redattoreThe Introvert Traveler

Guida per principianti alla fotografia di safari

Aggiornamento: 4 ore fa


Partire per un safari è un'esperienza emozionante, che offre l'opportunità di assistere alla bellezza naturale e alla potenza grezza della fauna selvatica nei suoi habitat indisturbati. Per i fotografi, questa esperienza offre la possibilità di catturare immagini uniche e mozzafiato.

In questo post, racconto la mia esperienza dopo il mio primo safari fotografico, le difficoltà che ho incontrato, le considerazioni a posteriori, consigli dettagliati su attrezzatura, impostazioni della fotocamera, composizione, illuminazione e altro ancora.


1. SCEGLIERE L'ATTREZZATURA


CORPO MACCHINA

Quando si tratta di fotografia di safari, una DSLR o una fotocamera mirrorless sono essenziali per catturare immagini di alta qualità. Ecco cosa considerare:


  • I sensori Full Frame offrono una migliore qualità dell'immagine, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione, grazie alle dimensioni maggiori del sensore.

  • I sensori APS-C  sono un'ulteriore opzione se stai cercando una portata maggiore, poiché forniscono un crop factor che aumenta la lunghezza focale effettiva dei tuoi obiettivi (ad esempio, un obiettivo da 200 mm diventa un equivalente da 300 mm su un sensore APS-C).

  • La tropicalizzazione è fondamentale, poiché gli ambienti dei safari possono essere polverosi, umidi e imprevedibili. Cerca una fotocamera con una struttura durevole e resistente alle intemperie.

Come dirò in seguito, è indispensabile disporre di focali di almeno 500 mm; io ho utilizzato nella maggior parte dei casi il 150-600 su una APS-C, spesso alla massima lunghezza focale (che considerato il crop factor equivale a 900 mm di focale); ma è necessario anche un grandangolare, anche se verrà usato molto meno spesso. La necessità di almeno due obiettivi rende pressoché indispensabile anche l'uso di due corpi macchina; avere due corpi macchina è pressoché obbligatorio perché nelle condizioni ambientali di un safari è impensabile cambiare gli obiettivi anche solo una volta al giorno, senza sporcare irrimediabilmente il sensore; inoltre, avere un secondo corpo macchina è comunque utile in caso di malfunzionamento (non vorrete ritrovarvi con la sola macchina che avete portato in panne dopo aver speso tanti soldi per il safari...).


obiettivi

La scelta dell'obiettivo è una delle decisioni più critiche per la fotografia di safari. Poiché gli animali sono spesso a distanza, è richiesta una varietà di lunghezze focali.


  • I teleobiettivi (da 200 mm a 600 mm) sono un must. La fauna selvatica spesso non si avvicina e avrai bisogno dello zoom per catturare scatti dettagliati senza disturbare gli animali. Un obiettivo da 100-400 mm o 200-600 mm offre versatilità, mentre obiettivi fissi come 500 mm o 600 mm forniscono una nitidezza superiore.


  • Gli obiettivi grandangolari (da 14 mm a 35 mm) possono essere utilizzati per catturare paesaggi o animali nel loro habitat, dando contesto alla scena. Questo obiettivo è perfetto per mostrare la vastità della savana o la bellezza intricata della giungla.


  • Un obiettivo veloce con un'ampia apertura (f/2.8 o f/4) sarà utile in condizioni di scarsa illuminazione, come al mattino presto o al tramonto quando molti animali sono attivi.


  • I teleconvertitori possono estendere la lunghezza focale dell'obiettivo, ma tieni presente che potrebbero ridurre leggermente la qualità dell'immagine e rallentare la messa a fuoco automatica.


Nel mio primo (e, finora, unico) safari ho utilizzato principalmente una Nikon D7100, su cui ho montato uno zoom Tamron 150-600 G2, (che, considerando il crop factor, ha effettivamente raggiunto una focale di 900 mm) e una Nikon Z5 con zoom Nikkor Z 24-200. Ho utilizzato la D7100 per il 90% delle foto; infatti, il 24-200, nella maggior parte dei casi, aveva una focale troppo corta rispetto alla distanza degli animali. In termini di velocità, la Nikon D7100 scatta, in modalità burst, a 6 fps, che non ho mai considerato un limite, quindi suggerirei questa velocità come velocità minima per lo scatto continuo; la Z5, con una velocità di 4,5 fps è un po' più lenta, ma avendola usata molto poco non l'ho avvertita come una limitazione.


Per quanto riguarda lo zoom Tamron 150-600 G2, devo dire che sono rimasto estremamente soddisfatto della qualità delle immagini, considerando che si tratta di un obiettivo relativamente economico; sono rimasto piacevolmente sorpreso anche dalla velocità e precisione dell'autofocus, che è stata superiore alle mie aspettative, sempre in relazione al prezzo. Se proprio dovessi trovare dei difetti, li identificherei nella maneggevolezza, inevitabile, considerate le dimensioni, nella qualità del bokeh, anch'essa inevitabile considerando la scarsa luminosità e soprattutto nell'estrema durezza della ghiera dello zoom, che diventa fastidiosa quando si deve cambiare rapidamente la focale per seguire un animale in movimento. Per il resto devo dire che sono pienamente soddisfatto. In particolare, considerando le caratteristiche dell'obiettivo, ero preoccupato che molte foto potessero essere rovinate da micro-mosso; questo è sicuramente accaduto in alcune occasioni, ma nel complesso sono molto soddisfatto dei risultati; una valida alternativa, tuttavia, considerando il fatto che un safari è un viaggio costoso che non capita di fare molte volte nella vita, potrebbe essere quella di noleggiare obiettivi professionali. Come dicevo, l'uso della Z5 con il 24-200 è stato relegato alle occasioni in cui animali di grandi dimensioni si avvicinavano all'auto e per condizioni di scarsa illuminazione come la fotografia al tramonto; oserei dire che più del 50% degli scatti sono stati realizzati con la massima lunghezza focale (900mm, considerando il fattore di ritaglio), sia perché il soggetto era spesso lontano, sia per catturare dettagli come occhi o zampe.


ACCESSORI

Altri pezzi di equipaggiamento sono indispensabili:


  • Beanbag: se scatti da un veicolo, una beanbag può stabilizzare la tua macchina fotografica sul finestrino o sul tetto del veicolo; questo è un accessorio assolutamente essenziale e indispensabile per un safari.

  • Treppiede o monopiede: mentre i veicoli da safari spesso forniscono stabilità, un monopiede o un treppiede ti aiuteranno con obiettivi più pesanti e miglioreranno la stabilità degli scatti, specialmente durante le riprese lunghe. Nel mio caso il treppiede (un Gorilla pod da viaggio) è rimasto quasi completamente inutilizzato, avendolo usato solo per scattare qualche foto del cielo notturno.

  • Paraluce: utile per eliminare i riflessi dell'obiettivo e proteggere l'obiettivo dalla luce solare intensa.

  • Batterie e schede di memoria extra: le jeep offrono delle postazioni di ricarica che non sempre funzionano al meglio, per cui meglio sempre avere qualche batteria di ricambio già carica. Porta più di quanto pensi di aver bisogno; di solito, cambiavo una scheda SD alla fine di ogni giornata, così da poter eseguire il backup e proteggere gli scatti della giornata.

  • Copripioggia e kit di pulizia: il tempo può cambiare rapidamente e la polvere è una sfida costante. Mantieni la tua attrezzatura protetta e pulita.

  • Attrezzatura di backup: (Ravpower Filehub, NAS portatile, disco rigido portatile, chiavette USB... qualsiasi cosa si adatti alle tue esigenze) sul campo scatterai migliaia di foto e non vorrai perdere quella del ghepardo...


2. comprendere la luce


Nella fotografia di safari la luce naturale gioca un ruolo cruciale. Non potendo controllare la luce come si farebbe in studio, dovrete adattarvi a ciò che vi offre la natura.


Golden Hour Magic

Le golden hour, ovvero l'ora dopo l'alba e l'ora prima del tramonto, offrono un'illuminazione morbida e calda, ideale per catturare scatti mozzafiato della fauna selvatica. In questi momenti, la luce è diffusa, creando lunghe ombre e aggiungendo profondità e dimensione alle tue fotografie. È anche il momento in cui molti animali sono più attivi. In circostanze normali, la tua guida pianificherà i tuoi orari di ingresso e uscita dai parchi, che generalmente non coincideranno con questi orari, quindi dovrai negoziare e una mancia potrebbe essere utile per convincere la guida a fare gli straordinari.


le sfide delle ore intermedie

La luce di mezzogiorno è intensa e può creare forti contrasti e immagini sbiadite. Per attenuare questo problema:

  • Utilizza la misurazione spot per esporre la pelliccia o le caratteristiche dell'animale, anziché lo sfondo.

  • Scatta in formato RAW per recuperare luci bruciate o ombre profonde durante la post-elaborazione.

  • Cerca i soggetti nelle aree ombreggiate per evitare la sovraesposizione.


condizioni di bassa luminosita'

Durante l'alba, il tramonto o il tempo nuvoloso, la luce può essere bassa e impegnativa. Per gestirla:


  • Aumenta gli ISO per mantenere una velocità di otturazione elevata senza sottoesporre l'immagine. Le fotocamere moderne possono gestire ISO più elevati con rumore minimo.

  • Utilizza un'apertura più ampia (f/2.8 o f/4) per far entrare più luce.

  • Stabilizza la fotocamera su una bean bag per evitare vibrazioni della fotocamera a velocità di otturazione più lente.


Non sempre la bean bag sarà utilizzabile, in alcune occasioni vi troverete a muovervi all'interno della jeep per inseguire il movimento di un animale, in quel caso ricordatevi di ridurre il tempo di posa; come dicevo, ho scattato spesso con focali superiori ai 600mm e di conseguenza ho cercato di utilizzare sempre tempi di posa almeno pari a 1/1000 sec.


3. impostazioni essenziali della fotocamera

Avere le impostazioni corrette della fotocamera farà la differenza tra uno scatto nitido e chiaro e un'immagine sfocata o mal esposta. Ecco alcune impostazioni essenziali da padroneggiare:


otturatore

Gli animali selvatici si muovono in modo imprevedibile e catturare il loro movimento richiede una velocità di otturazione elevata. Come regola generale:


  • Per animali piccoli o che si muovono velocemente (ad esempio uccelli o ghepardi), utilizzare una velocità di otturatore di almeno 1/1000 sec., o superiore. Tale velocità è necessaria anche per evitare il micromosso con le focali più lunghe.

  • Per animali più grandi che si muovono più lentamente (ad esempio elefanti, rinoceronti), è possibile utilizzare una velocità di otturatore da 1/500 s a 1/1000 s.


Se si fotografa in condizioni di scarsa illuminazione o si desidera introdurre un effetto mosso per un effetto creativo, ridurre la velocità di otturazione ma stabilizzare attentamente la fotocamera.


Noterai che le guide non sempre spengono il motore; non essere timido e chiedi sempre di spegnerlo quando vuoi scattare una foto, altrimenti verrà inevitabilmente rovinata. La foto seguente è stata scattata con il motore della jeep acceso, il che ne ha notevolmente compromesso la qualità.

diaframma

Per la fotografia naturalistica, la profondità di campo è fondamentale. Un'ampia apertura (numero f piccolo come f/2.8 o f/4) consentirà di:


  • Isolare il soggetto dallo sfondo, facendo risaltare l'animale.

  • Lasciare entrare più luce nella fotocamera, aiutando in situazioni di scarsa illuminazione.


Tuttavia, fai attenzione a non usare un'apertura troppo ampia se l'animale è molto vicino o se vuoi che l'ambiente circostante sia a fuoco. Col senno di poi, ho scoperto che il 90% delle foto che ho scattato erano all'apertura più ampia consentita dal mio obiettivo. La cosa importante è mettere a fuoco correttamente, da 100 metri di distanza, con 600 mm o più di lunghezza focale, usare l'apertura massima quando si scatta una foto di un leone può facilmente significare trovare la criniera a fuoco e gli occhi fuori fuoco.


ISO

Le fotocamere moderne gestiscono bene le impostazioni ISO elevate, il che è essenziale per la fotografia naturalistica. Quando si scatta in condizioni di scarsa illuminazione, aumentare l'ISO per mantenere una velocità di otturazione elevata senza sottoesporre l'immagine. Fare attenzione al rumore con ISO elevati, ma non esitare a spingere l'ISO a 1600, 3200 o anche più su fotocamere più recenti.


Come impostazione predefinita, ho sempre mantenuto l'apertura al massimo e la velocità di otturazione a 1/1000 sec., impostando la fotocamera per selezionare automaticamente l'ISO; suggerirei questa impostazione perché, tranne in casi eccezionali di scarsa illuminazione, l'ISO raramente superava i 400. Ovviamente nella maggior parte dei casi c'è modo di cambiare rapidamente la velocità dell'otturatore, ma tenere fissa questa impostazione consente nella maggior parte dei casi di scattare rapidamente portando a casa il risultato.


Focus Mode

Per i soggetti in movimento, usa la messa a fuoco automatica continua (AI Servo su Canon, AF-C su Nikon/Sony). Questa modalità segue il movimento dell'animale e lo mantiene a fuoco mentre si muove attraverso l'inquadratura.


  • Usa la messa a fuoco con pulsante posteriore per bloccare la messa a fuoco indipendentemente dal pulsante di scatto, dandoti un maggiore controllo su quando rimettere a fuoco.

  • Seleziona la messa a fuoco a punto singolo o ad area dinamica per evitare che la tua fotocamera metta a fuoco elementi di distrazione come rami o erba.


Drive Mode

Imposta la tua macchina fotografica in modalità burst, che consente di scattare foto in sequenza quando tieni premuto il pulsante di scatto. Ciò aumenta le tue possibilità di catturare il momento perfetto, soprattutto quando fotografi animali in rapido movimento o uccelli in volo. In particolare, ho notato che premendo il pulsante di scatto si verifica un movimento della fotocamera anche quando le condizioni sono apparentemente stabili e che scattare una raffica può essere utile anche per i soggetti statici, perché il primo scatto della raffica, a causa del movimento causato dalla pressione del pulsante, tende a essere più sfocato; inoltre, le sospensioni delle jeep sono molto elastiche e anche il minimo movimento di chiunque si trovi a bordo è sufficiente a far oscillare il veicolo abbastanza da spostare l'auto, anche quando si utilizza il bean bag.


4. composizione

Sebbene le impostazioni tecniche siano cruciali, la composizione è ciò che trasforma una buona foto in una foto grandiosa. Ecco alcuni suggerimenti da considerare quando si inquadra lo scatto:


regola dei terzi

Usa la regola dei terzi per creare un'immagine più equilibrata e interessante. Posiziona l'animale fuori dal centro, posizionandolo in uno dei terzi dell'inquadratura. Questa composizione aiuta a guidare l'occhio dell'osservatore e crea una scena più dinamica.


livello degli occhi

Quando possibile, scatta all'altezza degli occhi dell'animale. Questo crea una foto più intima e coinvolgente. Per ottenere questo risultato, prova ad abbassare la fotocamera a livello del suolo o, se scatti da un veicolo, posizionati in modo da catturare lo sguardo dell'animale frontalmente.


Nelle jeep da safari con tetto apribile, la posizione più comoda e naturale è in piedi, con l'obiettivo che sporge dal tetto; in questa posizione, tuttavia, ad eccezione di elefanti e giraffe, tendi a trovarti a circa due metri e mezzo sopra il livello degli animali, il che in molti casi si tradurrà in prospettive poco interessanti; non essere pigro e cerca di stare in ginocchio il più possibile, appoggiando la fotocamera al finestrino, piuttosto che in piedi con la fotocamera che sporge dal tetto.


spazio negativo

Lascia spazio davanti al soggetto, soprattutto se l'animale si muove. Ciò consente un senso di direzione e movimento nel tuo scatto. Lo spazio negativo aggiunge anche un equilibrio naturale alla composizione.


comportamento e interazioni

Gli scatti d'azione e la fotografia comportamentale spesso raccontano una storia più avvincente dei ritratti statici. Sii paziente e attendi comportamenti unici, che si tratti di un leone che sbadiglia, di un uccello in volo o di elefanti che giocano nell'acqua. Catturare questi momenti aggiunge vita e drammaticità al tuo portfolio.


contestualizza l'ambiente

Sebbene i ritratti ravvicinati degli animali siano sbalorditivi, non dimenticare di catturare scatti più ampi che collochino gli animali nel loro habitat naturale. Che si tratti di una mandria di zebre nelle praterie o di un leone incorniciato dal vasto orizzonte, gli scatti ambientali offrono una narrazione più profonda.


5. conclusioni


Dopo il mio primo safari, sono soddisfatto delle foto che ho scattato e si sono rivelate migliori delle mie aspettative. D'altro canto, confrontando le mie foto con quelle di alcuni bravissimi amatori che vanno regolarmente in safari e pubblicano le loro foto online, c'è ancora un divario di qualità significativo tra le foto che ho scattato nella mia prima esperienza e quelle di fotografi più esperti, quindi prendete i miei consigli con le pinze, confidando che i miei consigli vi consentiranno di scattare foto eccellenti, ma che tutto può sempre essere migliorato.


Come punto di paragone e di ispirazione, cito il sito di Buddhilini De Soyza, fotografa amatoriale e vincitrice del Wildlife Photographer of the Year nel 2024, che è un'esperta fotografa di safari e pubblica foto di una qualità sensazionale.


6. Gallery e ingrandimenti


Pubblico qui di seguito alcuni scatti di cui sono particolarmente soddisfatto, con i relativi dati di scatto e alcuni ingrandimenti presi direttamente dal file RAW.


Resting cheetah in the Serengeti
Nikon Z5, Nikkor Z 24-200, 200 mm, 1/800 sec, f 6.3, ISO 320

Sunset in the Serengeti
Nikon Z5, Nikkor Z 24-200, 79 mm, 1/800 sec, f 10, ISO 560
A lion in the Serengeti
Nikon D7100, Tamron 150-600 G2, 600 mm, 1/2000 sec., f 6.3, ISO 360

Enlargement of a lion closeup


Mating lions at Tarangire National park
Nikon D7100, Tamron 150-600 G2, 550 mm, 1/500 sec., f 8, ISO 110
Enlargement of a picture of a lion




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