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Immagine del redattoreThe Introvert Traveler

Guida all’acquisto di una foto/videocamera subacquea

 



Sono passati due anni da quando ho fatto la mia prima immersione, e ormai sono a tutti gli effetti un subacqueo, per quanto inesperto. E chi sono io per rinunciare a inondare il web di altri video irrilevanti sulle mie vacanze subacquee in qualche luogo tropicale, tipo quei video tutti uguali dove si vedono pesci pagliaccio e la sagoma tremolante di uno squalo male illuminato in lontananza?

Ma partire da zero nella scelta e configurazione di un’attrezzatura fotografica subacquea non è una passeggiata, per cui ecco una sintesi delle conclusioni a cui sono giunto studiando un po’ la questione.

 

La Fotocamera

Prima di tutto, hai bisogno di una fotocamera.

No, il tuo smartphone non basta; ultimamente è uscito qualche modello di custodia per smartphone ma evito di commentare.

Ovviamente la scelta della fotocamera dipende dal tuo budget e dal livello di serietà con cui intendi intraprendere questo hobby. Le opzioni variano dalle subacquee vere proprie, alle compatte, alle mirrorless e DSLR con custodie dedicate.

 

Compatte, Mirrorless e Reflex: Quale Scegliere?

Vediamo le principali alternative tra le fotocamere compatte, mirrorless e reflex, ciascuna con i suoi vantaggi e svantaggi.

 

Fotocamere Compatte

Le fotocamere compatte sono piccole, leggere e facili da usare. Sono ideali per i principianti che vogliono immergersi nel mondo della fotografia subacquea senza dover trasportare un arsenale di attrezzature.


Fra tutti i modelli presenti sul mercato ne segnalo due:

 

- Canon G7X mark II: E’ considerata tra le migliori compatte utilizzabili sott’acqua. Ha un sensore da 1 pollice e una buona capacità in condizioni di scarsa illuminazione, il che è un grande vantaggio sott’acqua, dove la luce non basta mai. Non essendo una macchina subacquea richiederà la propria custodia, di cui parlerò in seguito, ma il vantaggio è che, finita l’immersione, potrete usarla anche per i vostri viaggi, avendo comunque tra le mani un prodotto che fa foto e video di ottima qualità, anche in formato RAW, con un ingombro minimo. Cercando su Youtube troverete molti video di test che vi convinceranno che, per un neofita, la qualità è decisamente sbalorditiva, ad un costo più che accettabile (un usato su Ebay si trova a 450 euro).




- Olympus TG-6: Questa è una fotocamera subacquea robusta e resistente agli urti, perfetta per i principianti. E’ una fotocamera concepita specificamente per la subacquea, con qualità straordinaria e un assetto molto compatto. Rispetto a una Canon G7X mark II, compresa la custodia con i galleggianti, ha il vantaggio di essere molto meno ingombrante, ma il limite di essere un oggetto con un focus specifico per la subacquea, che difficilmente porterete per le calli di Venezia.




 

Fotocamere Mirrorless

Le fotocamere mirrorless offrono una qualità d'immagine superiore rispetto alle compatte, ma sono più leggere e meno ingombranti delle reflex. Sono una scelta eccellente per chi cerca un equilibrio tra qualità e portabilità.

 

- Sony Alpha a6400: Questa mirrorless offre un sensore APS-C e una messa a fuoco automatica rapida e precisa. È una scelta versatile per i fotografi subacquei. Prezzo indicativo: circa 1000€.

- Canon EOS M50: Con un buon sensore APS-C e un'interfaccia user-friendly, è un'ottima opzione per chi cerca una mirrorless di qualità a un prezzo accessibile. Prezzo indicativo: circa 700€.


Cito le mirrorless solo per completezza: sono la scelta più costosa ma è un po’ presentarsi con gli sci da discesa libera alla prima lezione di sci. Quando entrerete in acqua con un’attrezzatura subacquea vi renderete conto che fare foto e video subacquei è estremamente difficile: già sotto ai 10 metri la luce è pochissima, il che si traduce in alti ISO e tempi di scatto lenti; realizzerete subito quanto il vostro assetto sia scadente e quanto i pesci abbiano la tendenza a mostrarvi le chiappe non appena vi avvicinate a meno di 15 metri; oh sì, avrete l’equivalente di una centrale nucleare in watt di illuminazione, ma scoprirete che tutti quei watt illuminano solo i soggetti entro due metri di distanza, per riprendere i quali dovrete usare un grandangolo che farà sembrare i soggetti ancora più distanti e allora dovrete avvicinarvi ancora, peccato che i pesci non stiano lì fermi in posa a farsi fotografare, anzi, tenderete a fotografare solo culi di pesci che si allontanano e intanto la corrente vi sposterà da una parte e dall’altra e l’assetto precario vi sposterà su e giù (quante volte sono stato davanti a una murena in Mar Rosso, trattenendo il fiato e ripetendo a me stesso "stai fermo, stai fermo...", cercando di stabilizzarmi muovendo le pinne in modo incongruo per portare a casa una foto mossa e mal composta). E se vi avvicinate troppo e dovete fare un "passo" indietro? Mai provato a pinneggiare all’indietro?

In tutto questo dovrete sapere utilizzare ad occhi chiusi le impostazioni del bilanciamento del bianco della vostra macchina; no, non potete impostare un filtro rosso e basta; oltre a cambiare l’intensità del filtro in funzione della profondità (maggiori profondità assorbono diverse gradazioni di luce) ci sono anche le luci artificiali: se riuscite ad avvicinarvi abbastanza a quella cernia che dà l’impressione di non volersene andare e di volersi lasciare fotografare, quel tanto che basta perché le luci riescano a illuminarla senza che i vostri watt vengano assorbiti dall’acqua, e avete impostato un filtro rosso, tutta la foto sembrerà rossa come un lupanare pompeiano; ma se solo provate a fotografare qualcosa che è più lontano di due metri come una panoramica di un reef con i coralli, il filtro servirà eccome, perché oltre i due metri potete fare affidamento solo sulla luce naturale, che però sarà blu o verde. E quindi sarete in continuazione a cambiare le impostazioni del bilanciamento del bianco mentre cercate di mantenere un assetto neutro, provate a svuotare la maschera dall’acqua avendo, se va bene, solo una mano libera.

Tutto questo per dire che, a dispetto di quello che vedete su Youtube, dove potreste avere l’impressione che produrre del buon materiale subacqueo sia una sciocchezza, è meglio fare prima tanta, tanta, tanta esperienza con un’attrezzatura economica prima di farsi prendere da manie di grandezza.

 

Fotocamere Reflex (DSLR)

Le reflex offrono la migliore qualità d'immagine e la maggiore versatilità, ma sono anche più pesanti e ingombranti.

Tuttavia, una reflex usata come una Nikon D7100 o anche una Nikon D70 potrebbe essere una buona scelta, se non temete l’ingombro; la possibilità di avere uno zoom serio può essere utile per produrre foto che abbiano una buona profondità di campo e una D70 si trova per pochi spiccioli sul mercato dell’usato, il che può tornare utile quando, a causa di un o-ring non controllato, vi troverete la custodia allagata… e al netto di quello che ci racconta il marketing, non sarà quel po’ di ISO in meno o quel po’ di MB di risoluzione in meno a cambiare le cose in un ambiente come quello subacqueo.

 

Custodie Subacquee: Alluminio vs Policarbonato

Ora che hai la tua fotocamera, serve una custodia. Qui entriamo nel fantastico mondo delle custodie subacquee, dove due materiali principali dominano il mercato: l'alluminio e il policarbonato.

Alcune premesse che si potrebbero dare per scontate. Innanzitutto, ogni macchina richiede la propria custodia. Se avete deciso che la Nikon D7100 sarà la vostra macchina subacquea, dovete trovare un produttore (Isotta, Ikelite, Fantasea…) che faccia un modello di custodia per quella specifica macchina; e se un giorno doveste decidere di cambiare macchina, dovrete cambiare anche custodia.

La custodia subacquea è estremamente ingombrante, nei viaggi mettete in conto un bagaglio a mano in più solo per la custodia con i suoi accessori.

Alla custodia bisogna aggiungere il rig, o maniglia, o stabilizzatore, o vassoio che dir si voglia; è opportuno che sia dotato dei pomelli a sfera a cui poi verranno attaccati i bracci galleggianti e gli accessori; occorrerà poi acquistare anche dei “clamps” di connessione tra i vari accessori con terminazione a sfera.

 

Custodie in Alluminio

Le custodie in alluminio sono il sogno di ogni fotografo subacqueo esperto. La Isotta, ad esempio, è come il carro armato delle custodie: robusta, resistente e incredibilmente sexy (se le custodie possono essere sexy). Queste custodie offrono una protezione eccellente e una durata superiore, ma possono anche farti venire voglia di aprire un mutuo. Sono perfette per chi vuole la massima sicurezza e qualità, e magari ha già un salvadanaio a forma di pesce palla bello pieno. Le custodie in alluminio, inoltre, sono meno soggette al fenomeno del fogging, che invece colpisce di più le custodie in policarbonato.




 

Vantaggi delle custodie in alluminio

- Robustezza: Le custodie in alluminio, come la Isotta, sono praticamente indistruttibili. Possono sopportare pressioni elevate e sono resistenti a urti e graffi.

- Durata nel tempo: Questo materiale è estremamente resistente alla corrosione e agli agenti atmosferici, garantendo una lunga vita utile.

- Precisione: Le custodie in alluminio sono spesso realizzate con una precisione superiore, consentendo un accesso migliore ai controlli della fotocamera.

 

Così come ho sconsigliato l’acquisto di una mirrorless, perché si tratta di un prodotto top di gamma, sconsiglio anche una custodia in alluminio per lo stesso motivo, a meno che non siate dei danarosi sbruffoni o dei professionisti, nel qual caso, siete davvero arrivati a leggere fin qui?

 

Custodie in Policarbonato

Le custodie in policarbonato, come quelle della Fantasea o della Ikelite, sono più leggere e amichevoli per il portafoglio. Certo, non sono indistruttibili come quelle in alluminio, ma sono sufficientemente robuste per le avventure subacquee della maggior parte dei neofiti.

Vantaggi delle custodie in policarbonato

- Leggerezza: Il policarbonato è molto più leggero dell'alluminio, il che rende l'attrezzatura più maneggevole e meno faticosa da trasportare.

- Costo: Le custodie in policarbonato sono generalmente molto più economiche, rendendole una scelta ideale per chi è agli inizi.

- Trasparenza: Il policarbonato è trasparente, il che permette di vedere facilmente i controlli e la schermata della fotocamera.

Come ho detto, le custodie in policarbonato sono più soggette all’appannamento (in particolare se fra un’immersione e l’altra dovete aprire la custodia per cambiare le batterie, facendo entrare aria calda), un fenomeno che vi farà evocare numerosi santi del paradiso se dovesse verificarsi proprio nel momento in cui vi trovate davanti al vostro primo squalo; alla lunga lista di accessori da comprare, suggerisco quindi di aggiungere sacchettini di silicio e rettangolini di carta assorbente da inserire copiosi all’interno della custodia, prima, ripeto prima, dell’immersione.




 

I Galleggianti: L'Assetto e il Trim della Configurazione

Ora che hai la tua fotocamera al sicuro, parliamo di galleggianti, indispensabili per l’assetto. Se la custodia in sé, con dentro la fotocamera, ha generalmente un assetto neutro sott’acqua, non appena aggiungete le pesanti luci, il tutto assumerà un assetto decisamente negativo, il che non solo vi renderà impossibile maneggiare l’attrezzatura mentre cercate di fotografare una murena, ma vi renderà odiosa tutta l’immersione. La configurazione quindi dovrà essere completata da un kit di bracci galleggianti che compenseranno il peso dell’attrezzatura. In generale, ogni produttore di luci video o flash indica, nella documentazione del prodotto, il peso dell’oggetto sott’acqua, così come ogni produttore di bracci galleggianti indica la galleggiabilità espressa in kg; è evidente che la somma deve fare 0. L’obiettivo è configurare un oggetto che sott’acqua fluttui insieme a voi, senza schizzare verso il fondo se lo abbandonate un attimo e senza che vi trascini verso la superficie in un’epica pallonata come un pedagno mal gestito.




 

Scegliere i Galleggianti Giusti

Non tutti i galleggianti sono creati uguali. La scelta dipende dal tipo di attrezzatura che hai. Se hai una custodia pesante, come quelle in alluminio, avrai bisogno di galleggianti più potenti. Se hai una custodia in policarbonato, qualcosa di più leggero potrebbe bastare. Ricorda, l'obiettivo è raggiungere un assetto neutro, dove tutto è perfettamente bilanciato.

 

- Materiale: I galleggianti possono essere fatti di schiuma rigida o di materiali gonfiabili. La schiuma rigida è più resistente ma occupa più spazio, mentre i galleggianti gonfiabili sono più compatti ma richiedono attenzione per evitare forature.

- Posizionamento: I galleggianti vanno posizionati strategicamente sulla configurazione per garantire un bilanciamento ottimale. Questo può richiedere un po' di esperimentazione.

- Quantità: La quantità di galleggianti necessari dipende dal peso della tua attrezzatura. Più è pesante, più galleggianti di cui avrai bisogno.

 

Luci Video vs Flash per la Fotografia

Arriviamo alla parte luminosa del nostro viaggio: le luci video e i flash.

Sarai felice di sapere che non è sufficiente immergersi con una sola potentissima luce che, oltre a friggere i pesci che incontrerai davanti a te, illumini il soggetto indipendentemente dal fatto che questo sia oggetto di una ripresa video o di una fotografia. Scattare una bella foto nitida sott’acqua richiede un’ondata di luce che può essere prodotta solo da un flash, simile a quelli che si usano comunemente in fotografia (salvo il fatto di essere impermeabili); riprendere video richiede invece una luce continua di minore intensità (a meno di non volersi immergere con i riflettori di uno stadio da calcio). Nulla vieta di scattare una foto mentre si illumina un soggetto con le luci video, ma sarà un compromesso di bassa qualità.

La sintesi è che dovrete fare una scelta prima di immergervi: state scendendo per scattare foto o per fare dei video? A seconda della scelta dovrete acquistare il relativo prodotto.

Se poi siete dei cialtroni come me, sempre disponibili al compromesso, potete dotarvi sia di luci video che di flash fotografici e addobbare la vostra configurazione come un albero di Natale. E’ una scelta un po’ comica, ma in questo modo avrete un po’ il peggio di entrambe le funzioni; questa configurazione richiederà dei clamp a 3 attacchi per attaccare sia le luci video che i flash alla terminazione a sfera del vostro braccio galleggiante.




 

Luci Video

Le luci video sono essenziali per le riprese subacquee. Forniscono un'illuminazione continua, che è necessaria per video fluidi. Ma attenzione: non tutte le luci sono uguali. Parliamo di lumen.

Quanti Lumen Ti Servono?

Per le luci video subacquee, i lumen sono come i cavalli vapore per un motore: più ne hai, meglio è. Una buona luce video dovrebbe avere almeno 2000 lumen per situazioni di scarsa illuminazione, ma se vuoi davvero brillare, cerca qualcosa intorno ai 5000 lumen o più.

  • Distribuzione della luce: Le luci video devono avere una buona diffusione, per evitare hotspot e illuminare uniformemente la scena. L'angolo del fascio di luce dovrebbe essere ampio, intorno ai 100 gradi o più.

  • Temperatura del colore: Cerca luci con una temperatura colore tra i 5000 e i 6000 Kelvin, che è simile alla luce diurna e rende i colori naturali.

  • Autonomia: Le batterie devono durare abbastanza per una lunga immersione. Considera luci con batterie ricaricabili e verifica i tempi di ricarica.

Basta consultare il catalogo di qualsiasi negozio di attrezzatura fotografica subacquea per constatare che le luci video di buona qualità hanno costi esorbitanti, per cui ancora una volta consiglio, innanzitutto, di cercare bene sul mercato dell’usato, dove si possono fare ottimi risparmi; inoltre, anche in questo caso ripeto che, per iniziare, non ha senso investire in prodotti professionali per poi constatare quanto sia difficile realizzare video o foto di buona qualità, per cui è meglio iniziare con prodotti amatoriali, seppure di scarsa qualità, e fare tanta pratica; a tal proposito la mia scelta è caduta sulle luci video SUPE V3K;  una coppia si può trovare sul mercato dell’usato per 400 euro; non farete la luce di un concerto dei Tool, ma questo vi sarà utile anche per sviluppare l’attività di avvicinarvi con garbo ai pesci senza terrorizzarli, un’abilità che è fondamentale nella fotografia subacquea.

L’acquisto di una coppia, e di non di una singola fonte di luce, è indispensabile per contrastare il fenomeno del “backscatter” le particelle in sospensione che, illuminate da una fonte di luce si traducono in centinaia di fastidiosissimi punti bianchi che rovineranno il vostro materiale; imparerete subito che l’abile posizionamento (anche qui ci sarà tanta esperienza da fare) di due fonti di luce a 45 gradi rispetto al soggetto riduce sensibilmente tale fenomeno al punto da renderlo ragionevolmente trascurabile.

 

Flash per Fotografia

I flash, d'altra parte, sono indispensabili per congelare i movimenti e catturare dettagli nitidi. Forniscono una potente esplosione di luce che può penetrare attraverso l'acqua torbida e rivelare colori che altrimenti rimarrebbero nascosti.





Scegliere il Flash Giusto

Un buon flash subacqueo deve essere potente e avere un tempo di ricarica rapido.

  • Potenza: La potenza del flash viene misurata in numero guida (GN). Un GN più alto indica un flash più potente. Per le immersioni, un GN di almeno 20 è raccomandato.

  • Tempo di ricarica: Questo è il tempo necessario al flash per ricaricarsi tra uno scatto e l'altro. Cerca un flash con un tempo di ricarica di 1-2 secondi.

  • Angolo di copertura: Un buon flash dovrebbe avere un angolo di copertura ampio per illuminare uniformemente la scena. Cerca un angolo di copertura di almeno 100 gradi.

Anche in questo caso suggerisco di partire con un usato relativamente economico per fare tanta pratica, come ad esempio una coppia di Sea&Sea YS01; come per tutti gli articoli trattati in questo post, vale il principio che ciò che era un prodotto di punta 5 o 10 anni fa, avrà differenze trascurabili in termini di qualità rispetto a qualsiasi prodotto recente, a un costo molto più abbordabile.


Conclusioni

Se vi state avviando alla video/fotografia subacquea con entusiasmo dovete essere consapevoli che questo (foto di Alex Mustard) è quello che penserete di ottenere da subito



ma subito, quando proverete a scattare una foto mentre cercate di mantenere l'assetto, sballottati dalla corrente, con entrambe le mani impegnate sulle maniglie del vostro rig, cercando di trovare il menu del bilanciamento del bianco che avreste giurato che era lì, ma invece no, sbatterete il muso contro questa realtà



Quindi, in conclusione, partite con un usato decoroso e ragionevolmente datato, e fate tanta e tanta pratica.


Un ottimo negozio online come riferimento è https://www.fotosub-shop.com/.


E per finire... la mia configurazione




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