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La Galleria degli Uffizi di Firenze: il museo per eccellenza sull'arte italiana

Immagine del redattore: The Introvert TravelerThe Introvert Traveler

Ultima visita: febbraio 2025

Durata della visita: 6 ore

Mio giudizio: 9/10

Orari: 8.15-18.30 dal martedì alla domenica; chiuso il lunedì.


Introduzione

La Galleria degli Uffizi di Firenze rappresenta una delle massime espressioni del genio artistico del Rinascimento. Situata nel cuore della città, questa collezione vanta alcuni dei dipinti più celebri della storia dell'arte occidentale. È un museo imprescindibile per storici dell'arte, studiosi e viaggiatori colti che desiderano approfondire l'evoluzione della pittura italiana dal Medioevo al Barocco. In questo post illustrerò brevemente la storia del museo, le opere più significative, il suo ruolo sul panorama museale globale e fornirò qualche informazione pratiche per la visita.


Storia della Galleria degli Uffizi e dell'Edificio

L’edificio che ospita la Galleria degli Uffizi fu commissionato nel 1560 da Cosimo I de' Medici all’architetto Giorgio Vasari. L’intento era quello di creare un nuovo centro amministrativo per le magistrature fiorentine, i cosiddetti "uffizi" (uffici). La struttura, con il suo elegante loggiato che si affaccia sull’Arno, divenne ben presto uno spazio destinato all’arte: Francesco I de’ Medici, successore di Cosimo, ne fece una collezione privata. Il museo vero e proprio aprì ufficialmente al pubblico nel 1769, facendo degli Uffizi uno dei più antichi musei d’Europa.

L'edificio stesso è un capolavoro dell'architettura manierista, caratterizzato da una loggia aperta che incornicia la vista sull’Arno e su Ponte Vecchio, offrendo una scenografia unica. La collezione ha continuato a espandersi nei secoli grazie alle donazioni medicee e granducali, consolidando il ruolo della Galleria degli Uffizi come principale custode dell’arte rinascimentale. Rispetto agli altri grandi musei come il MET di New York, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi e il Prado di Madrid, che pur essendo ospitati da palazzi storici sono organizzati fondamentalmente in allestimenti moderni, gli Uffizi si caratterizzano per essere un museo storico che è esso stesso parte della collezione, sia pure via via oggetto di ammodernamenti per mantenere il museo al passo con i tempi.




Gli Uffizi nel Contesto Museale Internazionale

Gli Uffizi si distinguono nel panorama mondiale per la loro specializzazione nella pittura rinascimentale italiana, a differenza degli altri grandi musei come il MET di New York, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Prado di Madrid, il Rijksmuseum di Amsterdam o l'Ermitage di San Pietroburgo, che sono il frutto di spoliazioni fatte durante le guerre o di acquisizioni fatte dalle grandi famiglie nobili, e che esibiscono collezioni eterogenee sia per periodo storico che per luogo di provenienza, la Galleria degli Uffizi esibisce una collezione molto specifica: l'arte italiana tra il 1200 e il 1500; non mancano ovviamente alcune divagazioni, sia verso l'arte dei secoli successivi, sia verso autori non italiani, ma il cuore della collezione è questo; se si volesse essere ancora più specifici, si potrebbe dire che il cuore della collezione è l'arte toscana tra il medioevo e il Manierismo, senza mancare troppo di rispetto ad autori come Luca Giordano (che è un pittore barocco di cui gli Uffizi possiedono più di un'opera) o a Raffaello (che non era toscano ma marchigiano di formazione umbra), di cui gli Uffizi pure possiedono un paio di opere pregevoli.

Il visitatore che si appresti a visitare il MET o il Louvre sa che la sua esperienza spazierà dall'archeologia etrusca, all'arte egizia, al rinascimento italiano, all'impressionismo e all'arte moderna; gli Uffizi espongono un formidabile compendio di un periodo storico molto definito dell'arte italiana.

Gli Uffizi sono anche un unicum architettonico: non un palazzo trasformato in museo, ma un edificio concepito per l’esposizione e la celebrazione delle arti sin dalla sua creazione.



La visita agli Uffizi

Gli Uffizi sono un museo relativamente piccolo in confronto agli altri grandi musei citati, sia per numero di opere esposte, sia per estensione dell'esposizione. La durata può durare da un minimo di un paio d'ore all'intera giornata, a seconda delle esigenze del visitatore e del livello di approfondimento.

Volendo semplificare, credo che ci siano tre diversi approcci di visita agli Uffizi.


Il turista occasionale, che non abbia un interesse e una cultura specifica nel campo dell'arte e visita Firenze, come milioni di altri turisti ogni anno, con l'intenzione di visitare i monumenti di maggior richiamo (idealmente: il David di Michelangelo, Santa Maria del Fiore e il Battistero, il Pontevecchio e gli Uffizi) può dedicarsi alle opere più popolari, transitando rapidamente per il resto dei corridoi; adottando questo approccio, gli Uffizi dispongono sicuramente di una manciata di opere che sono entrate a far parte della cultura pop, come la Gioconda per il Louvre o i Girasoli di Van Gogh per la National Gallery; tra questi rientrano sicuramente la Venere di Botticelli, la Primavera di Botticelli e direi anche la Medusa di Caravaggio; a questi aggiungerei il Battesimo di Cristo, di Verrocchio e Leonardo, e l'Annunciazione di Leonardo, che probabilmente non sono popolari come le citate opere di Botticelli ma attirano sicuramente l'attenzione a causa del richiamo esercitato dal nome di Leonardo; infine aggiungerei, per la stessa ragione, il Tondo Doni di Michelangelo e la Madonna del Cardellino di Raffaello. Queste sono le star degli Uffizi, le opere che finiscono stampate sulle magliette e richiamano le masse che si accalcano davanti ai quadri per scattare selfie. Il turista che sia prevalentemente interessato a vedere queste opere di grande richiamo, può dedicare due ore alla visita agli Uffizi, partendo dal secondo piano, transitando rapidamente attraverso le sale dedicate ai pittori medievali e protorinascimentali e soffermandosi, appunto, sulle due sale dedicate alle grandi opere di Botticelli (corridoio di Levante, sale A11 e A12), proseguendo per il corridoio di Ponente (sale A35 e A38) dove si trovano le citate opere di Leonardo, Raffaello e Michelangelo, per poi ultimare la visita al primo piano alla sala D31, dove sono esposte le opere di Caravaggio.




Il turista volenteroso, che non abbia una conoscenza specifica della storia dell'arte, in particolare di quella italiana, potrebbe trovare difficoltà a orientarsi tra decine di fondi oro medievali o nella galleria degli autoritratti recentemente trasferita nella Galleria dal Corridoio Vasariano; a questo tipo di visitatore, oltre alle opere più popolari già citate, suggerirei di aggiungere al percorso di visita, seguende l'itinerario naturale che parte dalla sala A1 del secondo piano, almeno le seguenti opere:

  • la Maestà di Ognissanti di Giotto, opera significativa nell'evoluzione stilistica dall'arte medievale al primo rinascimento;

  • l'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano, capolavoro del Gotico Internazionale che fonde raffinatezza decorativa e narrazione fluida, visivamente sorprendente anche per chi non conosca a fondo l'arte medievale;

  • la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, un'opera monumentale e dirompente, da confrontare idealmente con gli altri due pannelli esposti al Louvre e alla National Gallery di Londra;

  • la Madonna con i due angeli di Filippo Lippi e i Ritratti dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca, esposti nella sala 8;

  • parlando di Botticelli, tutte le opere esposte sono di grandi importanza, ma aggiungerei per lo meno la sublime Madonna del Magnificat, esposta nella stessa sala della Venere;

  • inevitabile dedicare del tempo anche all'Adorazione dei Magi di Leonardo, opera incompiuta di grande interesse;

  • il San Lorenzo di Gian Lorenzo Bernini, esposto nell'ala della collezione Contini Bonaccossi, in fondo alla scala che conduce al primo piano;

  • la Madonna dal Collo Lungo del Parmigianino, probabilmente l'opera principale di una sezione che comprende altre pregevoli opere di Parmigianino e Correggio;

  • la sala dei leonardeschi, con la Salomè di Bernardino Luini e la Leda e il Cigno del Melzi;

  • il sontuoso ritratto di Eleonora di Toledo del Bronzino;

  • la Venere di Urbino di Tiziano.


Un percorso così composto tocca sicuramente le principali opere esposte agli Uffizi e dura non meno di quattro ore, sacrificando le numerose altre opere esposte; si tratta di numerose opere eccellenti che tipicamente vengono escluse dai percorsi guidati e per la cui lettura e comprensione ritengo che sia necessaria un minimo di competenza nella storia dell'arte italiana dal 1200 al 1600.




L'appassionato d'arte troverà tra le opere citate precedentemente le opere di maggiore importanza della collezione, ma non potrà che soffermarsi anche su altre opere straordinarie, come l'Annunciazione di Simone Martini, la Sant'Anna Metterza di Masaccio, la Madonna di Pontassieve di Beato Angelico, le opere "minori" di Botticelli, il dittico del Pollaiolo su Ercole, e numerose altre opere di Lorenzo Lotto, Lorenzo di Credi, Andrea del Sarto, Perugino, Bronzino, Piero di Cosimo, Mantegna, solo per citare i nomi più importanti. Per questo tipo di visitatore la visita durerà presumibilmente dalle 6 alle 8 ore, tempo necessario per soffermarsi con comodo su ogni opera e visitare a fondo la Galleria senza affrettarsi (nella fattispecie, in occasione della mia ultima visita, la quarta della mia vita, ho impiegato poco più di 6 ore dedicando tutto il tempo necessario a tutte le opere di mio interesse e trascurando le sale per me sacrificabili, come quella dei fiamminghi).



Consigli pratici

Un paio di suggerimenti:

  • il museo non dispone di guardaroba; possibilmente non portate abiti né zaini ingombranti e cercate di viaggiare leggeri;

  • all'interno del museo c'è un bar, al termine del Corridoio di Ponente del secondo piano; come spesso accade nei grandi musei il costo è spropositato, per cui se pensate di soffrire di attacchi di fame suggerisco di portare qualche snack e di soddisfare il proprio appetito all'uscita dal museo;

  • prenotare per tempo è altamente consigliato; io possibilmente uso Tiqets che mi consente di prenotare con largo anticipo e di disdire fino a 24 ore prima della visita, in caso di contrattempi, oltre ad accumulare punti Membership Rewards sulla mia American Express; in occasione della mia ultima visita, ho visitato il museo di sabato a inizio febbraio, periodo durante il quale Firenze è meno invasa dai turisti; alle 9 di mattina non ho fatto alcuna fila per entrare e la quantità di turisti dentro al museo era alta, ma non intollerabile; in generale è consigliabile visitare il museo nei giorni feriali e durante la bassa stagione;

  • una sala letteralmente incantevole degli Uffizi è la c.d. Tribuna del Buontalenti, situata a metà del corridoio di Levante al secondo piano; è la prima sala che fu adibita a museo ed è un tripudio di sfarzo e opere d'arte incantevoli; purtroppo, essendo essa stessa un opera d'arte è chiusa all'accesso e può solo essere osservata sporgendosi dalle ringhiere; questo comporta che si formi una lunghissima fila di beoti interessati solo a scattare un selfie; il giorno della mia ultima visita la fila superava l'ora di percorrenza, per affacciarsi sì e no 5 secondi sulla sala; vi suggerisco però un espediente: quando troverete la fila, nel mezzo del corridoio di Levante, superate la fila sulla destra (visto che siete in Italia, nell'effettuare la manovra di sorpasso a destra potete anche fare le corna, come Vittorio Gassmann ne Il Sorpasso, ma non è obbligatorio) e raggiungete la sala A17, dove potrete affacciarvi sull'altro lato della Tribuna facendo 5 minuti di coda anziché più di un'ora;

  • prima della visita agli Uffizi suggerisco vivamente di fare colazione da Melaleuca, non ve ne pentirete;

  • per rifocillarvi dopo la visita, seguendo il tag Firenze potete trovare tutti i ristoranti di Firenze che recensisco; al momento in cui scrivo questo post troverete il Latini e il Cibreo, ma in futuro ne aggiungerò altri; in ogni caso, considerato il fatto che Firenze è una città molto turistica, il consiglio è sempre di prenotare in anticipo, dovunque abbiate in programma di mangiare.





Conclusione

Visitare la Galleria degli Uffizi significa immergersi nella quintessenza del Rinascimento italiano. Che abbiate intenzione solo di scattare un selfie con la Venere di Botticelli (se è proprio necessario...) o che siate degli appasionati d'arte intenzionati a tuffarvi nel meglio dell'arte italiana (almeno la parte sopravvissuta a saccheggi e commercio) il museo degli Uffizi è una tappa obbligata a Firenze. Il pregio del museo non sta solo nella qualità delle opere, una selezione tra i migliori artisti del Medioevo, del Rinascimento e del Manierismo italiano, ma anche nella coerenza della collezione: vedere le opere esposte dove sono state realizzate, in un museo che è esso stesso nato come un'opera d'arte destinato a contenerle è un'esperienza unica che ha pochi eguali nel mondo, così come è unica, tra i grandi musei mondiali, l'esperienza di godere di una collezione che ha una propria unità storica, culturale e stilistica e non è, al contrario, l'assembramento di opere acquistate qua e là per il mondo da facoltosi collezionisti o rubate sulla punta delle baionette; in questo senso, la collezione degli Uffizi è un manifesto culturale dell'arte italiana, con cui forse solo il Museo del Prado di Madrid può competere.




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