Spiagge in Sardegna. La spiaggia de La Pelosa (Stintino).
- The Introvert Traveler
- 3 giu
- Tempo di lettura: 1 min


Ultima visita: maggio 2022
Mio giudizio: 9/10
Sospesa tra cielo e sale, La Pelosa non sembra terra, ma il ricordo ancestrale di un luogo che l’anima ha già visto in sogno. Le acque, così trasparenti da sembrare aria liquida, lambiscono una sabbia che non è sabbia, ma cipria d’angelo. Il vento porta con sé il canto sfinito dei gabbiani e il silenzio azzurro dei giorni antichi. Qui il tempo si sfalda come alghe secche sulle rocce, e ogni sguardo si fa preghiera muta al divino che si nasconde nel mare. Se García Lorca fosse giunto fin qui, avrebbe pianto come un bambino che rivede la madre dopo cento anni di esilio.



Vi piacerebbe? Troppo bello per essere vero.
Poi apri gli occhi e ti accorgi che non sei solo. Attorno a te, un’umanità caciarona e sbragata, un’epidemia di ascelle al vento, palette e ciambelle gonfiabili, droni che ronzano come tafani e musica trap sparata da altoparlanti portatili. I selfie stick spuntano come girasoli, e le file per un metro quadrato di sabbia ricordano le care vecchie code al supermercato la vigilia di Natale. La Pelosa è bellissima, sì, ma lo sa anche il mondo intero, e il mondo – si sa – non ha né grazia né pudore.
Consigli pratici: L’accesso alla spiaggia è contingentato nei mesi estivi e richiede prenotazione online (con pagamento di un ticket). Portate con voi una stuoia, perché non è consentito l’uso diretto di asciugamani sulla sabbia per motivi di conservazione ambientale. Il parcheggio è a pagamento e spesso affollato: arrivate presto, oppure rassegnatevi a una lunga camminata con vista sul paradiso profanato.
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