Ultima visita: aprile 2022
Durata della visita: una giornata intera dall'alba al tramonto
Mio giudizio: DA VEDERE

Petra: Cenni Storici
Situata nel cuore della Giordania, incastonata tra le rocce rosse del deserto, Petra è un capolavoro dell'ingegneria e dell'architettura antica. Un viaggio in questa città scavata nella pietra non è solo una passeggiata tra le rovine, ma un'immersione in secoli di storia, cultura e mistero. La leggendaria città scolpita nella roccia rosa del deserto giordano, è una delle meraviglie più affascinanti del mondo antico. Situata in un crocevia commerciale strategico, fu fondata dai Nabatei tra il VI e il IV secolo a.C., divenne un florido centro commerciale grazie alla sua posizione strategica lungo le rotte carovaniere che collegavano l'Arabia, l'Egitto e la Siria.
La fondazione e il dominio nabateo
I Nabatei erano un popolo nomade arabo che, grazie al controllo delle rotte commerciali tra Arabia, Egitto e Siria, trasformò Petra in una fiorente metropoli. Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., descriveva i Nabatei come mercanti abili e indipendenti, capaci di resistere alle pressioni dei grandi imperi dell'epoca. Sotto il loro dominio, Petra divenne un centro economico e culturale, con influenze architettoniche greche, romane ed egiziane.

Architettura e tecniche costruttive
L'architettura di Petra è una sintesi straordinaria di diverse influenze culturali. Il Tesoro (Al-Khazneh), il monumento più iconico, mostra chiari riferimenti allo stile ellenistico, con colonne corinzie e dettagli decorativi tipici dell'arte greca. I templi e le tombe scavate nella roccia presentano anche elementi egizi e mesopotamici, evidenziando la vocazione cosmopolita della città.
Gli archeologi ipotizzano che gli edifici siano stati realizzati attraverso una combinazione di tecniche di scavo e di modellazione della roccia arenaria. Gli scalpellini partivano dall'alto delle pareti rocciose e scendevano gradualmente, scolpendo le facciate con straordinaria precisione.
Il sistema idrico di Petra
Uno degli aspetti più rivoluzionari di Petra è il suo avanzato sistema di gestione dell'acqua. In un'area desertica con precipitazioni minime, i Nabatei svilupparono una rete di cisterne, canali e dighe per raccogliere e distribuire l'acqua. Questo permetteva alla città di sostenere una popolazione numerosa e garantiva il rifornimento idrico alle carovane di passaggio. Tuttoggi è possibile scorgere in alcuni punti del sito archeologico i sistemi di canali che portavano l'acqua in ogni zona della città.
Il declino e l'oblio
Con l'espansione romana nel II secolo d.C., Petra perse gradualmente la sua centralità commerciale. Nel VI secolo, un devastante terremoto distrusse parte delle infrastrutture idriche, accelerando il declino della città. Petra venne progressivamente abbandonata e rimase dimenticata per secoli, conosciuta solo dalle popolazioni beduine locali.
La riscoperta nel XIX secolo
Nel 1812, l'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, travestito da pellegrino musulmano, riuscì a farsi condurre nella "città perduta". La sua scoperta suscitò grande interesse in Europa, dando inizio a una lunga stagione di esplorazioni archeologiche che ancora oggi portano alla luce nuovi segreti di Petra.
Oggi Petra è uno dei siti archeologici più visitati al mondo e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1985.

Come Arrivare a Petra (Giordania)
Il sito di Petra si trova vicino alla cittadina di Wadi Musa, principale punto di accesso per i visitatori. Si può raggiungere:
Da Amman: in circa tre ore di auto lungo la Desert Highway o la più scenografica King’s Highway.
Da Aqaba: in circa due ore di auto.
Con tour organizzati: diverse agenzie offrono escursioni giornaliere con guida.
Con i trasporti pubblici: il JETT Bus parte da Amman ogni mattina e arriva direttamente a Wadi Musa.
Il Jordan Pass: Un'opzione vantaggiosa per i turisti
Per chi prevede di visitare Petra e altre attrazioni in Giordania, il Jordan Pass rappresenta un'opzione conveniente. Questo pacchetto turistico, acquistabile online, include l'ingresso a oltre 40 siti in tutto il paese, tra cui Petra, Jerash e il Wadi Rum. Il Jordan Pass offre anche l'esenzione dal costo del visto per i turisti che soggiornano almeno tre notti nel paese, garantendo un notevole risparmio. Il prezzo varia a seconda della durata della visita a Petra: 70 JOD per un giorno, 75 JOD per due giorni e 80 JOD per tre giorni. Optare per il Jordan Pass non solo aiuta a risparmiare, ma semplifica anche l'accesso ai principali siti turistici della Giordania.

Rapporti con i Locali e Attenzione alle Truffe
I giordani sono noti per la loro ospitalità e a Petra non mancano occasioni di interazione con la popolazione locale. I beduini, in particolare, offrono escursioni e raccontano storie legate alla città antica, contribuendo a rendere l’esperienza più autentica. Tuttavia, è bene essere consapevoli di alcune pratiche commerciali poco trasparenti. Tra le truffe più comuni ci sono prezzi gonfiati per escursioni a dorso di cammello o asino, venditori insistenti che offrono souvenir a prezzi esorbitanti e bambini che chiedono denaro sotto pretesti ingannevoli. Per evitare spiacevoli sorprese, è consigliabile concordare sempre il prezzo in anticipo, confrontare le offerte e diffidare di proposte eccessivamente vantaggiose. Essere rispettosi ma fermi aiuterà a gestire al meglio queste situazioni, garantendo un’esperienza più serena e piacevole.
Itinerario di un Giorno a Petra
Ingresso Principale: Il Siq e il Tesoro
L'accesso tradizionale a Petra avviene attraverso il Siq, una gola naturale lunga circa 1,2 km che introduce progressivamente il visitatore in un'atmosfera magica. Man mano che ci si addentra, le pareti di arenaria alte fino a 80 metri creano giochi di luce mozzafiato. Dopo circa venti minuti di cammino, la vista improvvisa del Tesoro (Al-Khazneh) lascia senza fiato: questa monumentale facciata scavata nella roccia, alta 39 metri, era probabilmente la tomba di un importante sovrano nabateo.
La Strada delle Facciate e il Teatro Nabateo
Superato il Tesoro, si apre un vasto spazio che conduce alla Strada delle Facciate, costellata da tombe e templi nabatei. Poco più avanti si trova il Teatro Nabateo, scavato interamente nella roccia e capace di ospitare fino a 8.500 spettatori. Qui si percepisce l'influenza dell'architettura romana, segno della progressiva integrazione tra le due culture.

Il Cardo Massimo e il Tempio dei Leoni Alati
Attraversando il Cardo Massimo, l'antica strada colonnata romana, si possono osservare le vestigia di templi e piazze che testimoniavano l'importanza commerciale di Petra. Tra i resti più significativi, il Tempio dei Leoni Alati merita una sosta per la sua struttura imponente e la raffinatezza dei dettagli architettonici.
La Scalata al Monastero (Ad-Deir)
Una delle sfide più impegnative è la salita al Monastero (Ad-Deir), che richiede di affrontare circa 800 scalini scavati nella roccia. Quando ho visitato Petra in una giornata di fine aprile, c'erano all'incirca 28 gradi e ho visto giovani ragazzi muscolosi arrancare lungo il percorso che sale verso il Monastero; il percorso è faticoso e sarebbe opportuno essere ragionevolmente in forma per affrontarlo. La fatica è ampiamente ripagata dalla vista panoramica mozzafiato e dalla magnificenza di questa struttura monumentale, simile al Tesoro ma ancora più imponente.

Percorso Alternativo: L'Ingresso dal Back Door Trail
Un'opzione meno frequentata, ma altrettanto suggestiva, è l'accesso da Little Petra (Siq al-Barid), seguendo un sentiero escursionistico che conduce direttamente al Monastero. Questo itinerario, noto come Back Door Trail, consente di evitare la folla del Siq e di godere di un percorso immerso nella natura, con scorci straordinari sul paesaggio montuoso circostante.
Il percorso da Little Petra è quello che ho fatto io, facendomi convincere da un ragazzo del posto che ha insistito per accompagnarmi (ovviamente a pagamento) dal parcheggio all'ingresso di Little Petra con la sua Jeep; questo percorso ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi ma io, nel complesso, lo sconsiglio.
Il vantaggio principale del percorso da Little Petra è che si tratta di un percorso a senso unico, quasi completamente in discesa; questo consente di evitare la salita (apparentemente massacrante) verso il Monastero; inoltre, seguendo il percorso principale, dal Siq, attraverso il Tesoro e fino al Monastero, una volta arrivati al Monastero è necessario ripercorrere a ritroso l'intero percorso, il che non solo è ulteriormente stancante, ma comporta rivedere tutti i luoghi già visti durante l'andata, mentre facendo il percorso inverso non si ripassa mai due volte per lo stesso luogo.
Detto in questi termini, il percorso da Little Petra avrebbe solo dei vantaggi, ma c'è un enorme svantaggio: facendo il percorso inverso, il Tesoro è non solo, di fatto, l'ultima cosa che si vede, il che toglie molta della sorpresa alla vista dell'iconico monumento, ma l'accesso al Tesoro non è spettacolare come quando lo si vede comparire attraverso uno spiraglio nella gola del Siq.
Il mio consiglio, al prezzo di molta fatica in più, è quindi non lasciarsi turlupinare dai locali, e seguire il percorso principale, partendo dal Siq.
A titolo informativo, facendo il percorso da Little Petra e quindi attraversando un cammino lungo le montagne per raggiungere il Monastero dal "retro", sono necessarie due ore dall'ingresso fino al Monastero e il resto della giornata per raggiungere il Tesoro e uscire dal Siq; solo l'uscita dal Siq richiede circa un'ora; al termine della giornata il mio contapassi segnava 18 km percorsi e 20.000 passi.

Un altro aspetto che si deve tenere in considerazione è come cambia la luce sulle varie zone del sito nel corso del giorno; facendo il percorso inverso io ho visto il Monastero alla mattina, pienamente illuminato dal sole, e il Tesoro alla sera, quando la luce stava già calando; non mi è dispiaciuto vedere l'uno e l'altro in tali condizioni di luce, ma è soggettivo, e molti potrebbero voler vedere il Tesoro alla mattina e il Monastero in prossimità del tramonto.
In ogni caso, sia che si faccia il percorso diretto che quello inverso, è opportuno portare le scarpe più comode che si hanno (non sono strettamente necessarie scarpe da trekking, anche delle sneakers possono andare bene) e portarsi acqua e cibo; all'interno del sito ci sono ovviamente dei posti che vendono acqua e cibo, ma non sono poi tantissimi e camminando sotto il sole l'acqua non sarà mai abbastanza.

Tempo necessario
Nell'organizzare il mio viaggio avevo pianificato due giorni da dedicare a Petra prima di procedere per Aqaba e il Wadi Rum, ma dopo un giorno ho deciso che un altro giorno non era necessario (e mi sono spostato ad Aqaba per approfittare di una giornata di snorkeling sul Mar Rosso). Alzandosi presto alla mattina e sfruttando tutto il giorno fino al tramonto, infatti, si riesce ad attraversare tutto il sito vedendo tutti i monumenti principali; tuttavia segnalo che in un giorno non ho avuto né la forza né il tempo per accedere alle posizioni sopraelevate da cui si può vedere Petra dall'alto e scattare quelle foto che vanno tanto di moda su Instagram.
In sintesi, un giorno è sufficiente per vedere tutto il necessario, essere appagati dall'esperienza e non sentire l'esigenza di rinnovare la visita per il giorno successivo; un secondo giorno può essere necessario per il superfluo (accedere ai punti panoramici ed eventualmente a Petra by night); tre giorni, a mio giudizio, hanno senso solo per gli appassionati di trekking intenzionati a perlustrare anche zone meno battute e periferiche (che io ho comunque esplorato nelle circa 10 ore dal mio ingresso da Little Petra all'uscita dal Siq).
Visitare Petra in un giorno implica comunque entrare nel sito molto presto alla mattina (io sono entrato alle 8, ma c'è chi entra anche alle 6 del mattino) pernottando a Wadi Musa dalla sera precedente.
Petra by night
Un altro evento a cui non ho avuto né la forza né il tempo di assistere è stato Petra by night, l'evento che si tiene solo 3 giorni alla settimana (attualmente il lunedì, mercoledì e giovedì) durante il quale viene consentito l'accesso notturno al Tesoro illuminato da centinaia di candele.
Avevo letto pareri molto contrastanti tra chi lo riteneva un evento sensazionale e chi lo liquidava come una cafonata turistica sovraffollata e mi sono fatto convincere da questi ultimi. Chi volesse, oltre a visitare il sito, accedere anche alle zone più in alto per vedere Petra dall'alto e partecipare anche a Petra by Night, potrebbe aver bisogno di due giorni.
La Migliore Stagione per Visitare Petra
Il periodo migliore per visitare Petra è durante la primavera (marzo-maggio) e l’autunno (settembre-novembre). In questi mesi, il clima è più temperato, con temperature piacevoli che variano tra i 15°C e i 25°C, rendendo la visita più confortevole rispetto all'estate, quando il caldo può diventare opprimente, superando i 40°C.
In subordine, anche l’inverno può essere un'opzione interessante, ma bisogna tenere conto delle possibili piogge e delle temperature che possono scendere sotto i 5°C, soprattutto di notte. Visitare Petra nei periodi di bassa stagione permette anche di evitare la folla e di godere di un'esperienza più tranquilla, senza dover affrontare lunghi tempi di attesa o la congestione nelle aree più popolari del sito, tuttavia la stagione delle piogge può essere pericolosa a Petra, che già in passato è stata più volte inondata. In ogni caso, il tempo necessario minimo per visitare il sito è di 10 ore (entrando da Little Petra e attraversando il sito in linea retta in discesa), il che è difficilmente fattibile in inverno quando le giornate sono più corte.
L'Impatto del Turismo di Massa
Il successo turistico di Petra ha avuto un impatto significativo sul sito. L'afflusso giornaliero di migliaia di visitatori sta causando erosione alle strutture, mentre la presenza di cammelli e asini per il trasporto dei turisti contribuisce all'usura del terreno.
Petra oggi è una località turistica di fama mondiale ed è estremamente affollata di folle di turisti, che indubbiamente tolgono al luogo parte del suo immenso fascino.
Giudizio finale
E' difficile trovare le parole per descrivere l'emozione che si prova attraversando queste rosse montagne ondulate, questo panorama così atipico e la sensazione che si prova quando, dopo due ore di cammino, il Monastero compare, scolpito dall'uomo nella montagna, così maestoso e irreale.
Petra è un posto unico al mondo, anzi ultraterreno, dove la Storia si manifesta in modo imponente. E' un luogo ieratico che include che incute soggezione e mistero. Sembra impossibile che un luogo così strabiliante, un'intera città scolpita nella roccia, abbia potuto restare sostanzialmente ignota al mondo intero per secoli.
Camminando attraverso Petra lasciate lo sguardo vagare intorno a voi e provate a immaginare come doveva apparire questa città aliena al massimo del suo splendore e riflettete come le fortune umane siano precarie; una giornata a Petra vi lascerà memorie indelebili, dalla prima apparizione del Monastero e del Tesoro, ai colori del teatro romano ricavato in una conca naturale, alla verticalità delle pareti del Siq, e se non avete ancora programmato la vostra visita a Petra è ora di farlo, perché pochi posti al mondo meritano di essere visti immediatamente come questo.
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