La zavorra nel diving: meglio cintura o tasche integrate nel GAV? Una scelta (meno banale di quanto sembri)
- The Introvert Traveler
- 6 giorni fa
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Ok, questa volta vado un po' sul tecnico spaccando il capello in quattro, ma anche questo è utile.
La gestione della zavorra nel diving è uno degli aspetti più sottovalutati dell’equipaggiamento subacqueo, forse perché viene spesso liquidata come una questione secondaria rispetto a erogatori, o computer subacquei. Eppure, il modo in cui si distribuisce il peso in acqua incide direttamente sull’assetto, sul comfort, sulla sicurezza e – in certi casi – sull’efficienza respiratoria.
La domanda è semplice solo in apparenza: meglio portare i pesi nella cintura o nelle tasche del GAV?
La soluzione più diffusa: tasche integrate nel GAV
Negli ultimi anni, i GAV con tasche porta-piombi integrate sono diventati lo standard nella subacquea ricreativa. E non è difficile capirne il motivo:
Comodità: la zavorra non grava direttamente sui fianchi, non stringe, non scivola.
Distribuzione più omogenea del peso, con possibilità di aggiungere anche tasche posteriori per migliorare il trim.
Vestizione più agevole, soprattutto se si fanno immersioni frequenti, magari da barca, con più tuffi al giorno.
Minor rischio di perdita accidentale, se il sistema di sgancio è ben progettato.
Chi utilizza le tasche integrate raramente torna indietro: sono pratiche, ergonomiche, e spesso più intuitive per i sub meno esperti.
La vecchia scuola: la cintura dei pesi
Nonostante la diffusione delle tasche, molti subacquei – in particolare chi ha iniziato a immergersi prima dell’era del “comfort a tutti i costi” – continuano a preferire la cintura. E non senza buone ragioni:
Indipendenza dal GAV: se il GAV deve essere tolto in acqua, la cintura garantisce che la zavorra rimanga con il sub.
Semplicità meccanica: meno clip, velcri o sistemi a sgancio rapido soggetti a usura o errori.
Affidabilità nei contesti tecnici o in immersioni con attrezzatura non propria.
Va però detto che la cintura può risultare scomoda, specie con mute stagne o in caso di corporature magre o senza fianchi pronunciati. In alcuni casi può scivolare, comprimere o creare fastidi dopo immersioni lunghe o ripetitive.
La terza via: configurazioni ibride
Una soluzione adottata da molti sub esperti è dividere la zavorra tra cintura e tasche. In questo modo:
Si può modulare l’assetto, spostando parte del peso sul bacino o sul dorso.
Si mantiene una ridondanza di sgancio, utile in caso di emergenza: sganciare solo la cintura (o solo le tasche) riduce il rischio di risalite incontrollate.
È più semplice regolare il peso in base alla muta, alla bombola o alle condizioni ambientali.
Le configurazioni alternative
Chi ha esperienza, o si muove in contesti più avanzati, spesso adotta soluzioni alternative:
Tank weights fissati alla bombola, soprattutto nella parte superiore, per migliorare il bilanciamento.
Backplate in acciaio, che consente in molti casi di immergersi senza zavorra aggiuntiva.
Cinture morbide (shot belts) o zavorra distribuita in tasche posteriori, per un comfort ancora maggiore.
Chi usa doppie in acciaio e configurazioni tipo DIR spesso non ha proprio bisogno di piombi aggiuntivi. Ma questo è un altro mondo.
Sicurezza e gestione delle emergenze
Qualunque sia la configurazione scelta, resta fondamentale un aspetto: saperla gestire in ogni fase dell’immersione, incluse le situazioni impreviste.
In caso di emergenza, sganciare tutta la zavorra in un colpo solo può causare una risalita incontrollata.
Per questo motivo molti subacquei avanzati preferiscono distribuire il peso, così da poter alleggerirsi progressivamente.
È sempre utile chiedersi: “Se dovessi togliermi il GAV in acqua, cosa succede al mio assetto?”
Conclusione: la scelta non è solo tecnica
Come spesso accade nella subacquea, non esiste una configurazione giusta in assoluto. Esiste la configurazione giusta per te, per il tuo corpo, il tuo stile di immersione, la tua attrezzatura e – non da ultimo – il tuo livello di esperienza.
Saper scegliere la propria zavorra non è solo una questione di comodità: è una dichiarazione di autonomia e consapevolezza. Che si tratti di piombi in tasca o di cintura old school, ciò che conta è sapere esattamente perché li porti lì.




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